“Mamma, non respiro”. Poi Sammy Basso muore tra le sue braccia: gli ultimi tristi momenti
Se n’è andato tra le braccia della mamma. Tutta l’Italia sta piangendo in queste ore la morte di Sammy Basso. L’uomo di 28 anni di Tezze sul Brenta (Vicenza), venuto a mancare sabato 5 ottobre 2024, era un biologo molto noto per aver fatto conoscere la progeria. Proprio in queste ore stanno emergendo i dettagli sui suoi ultimi momenti di vita.
Sammy ha dedicato tutta la sua vita alla ricerca e alla sperimentazione sulla malattia che non è mai riuscita a spegnere il suo entusiasmo e la sua voglia di vivere, amare, credere. Di lui Lorenzo Jovanotti, suo amico, ha detto: “Era davvero difficile incontrare qualcuno di più vivo di lui quando era in giro”. Anche Papa Francesco era rimasto colpito dal suo temperamento. A 17 anni Sammy Basso gli aveva inviato una lettera dicendogli che lo apprezzava per i suoi modi schietti e diretti.
Cosa ha detto prima di andarsene: gli ultimi istanti di vita di Sammy
Sammy Basso si trovava in un ristorante di Asolo, nel trevigiano, a festeggiare un matrimonio con amici. Intorno alle 23, proprio mentre i festeggiamenti si stavano concludendo ha iniziato a far fatica a respirare. Ha avvisato i presenti che lo hanno accompagnato fuori dal locale.
Qualche istante dopo Sammy si è accasciato a terra, sul viale del ristorante villa Razzolini Loredan. La mamma lo ha preso tra le sue braccia e gli amici hanno immediatamente provato la rianimazione mentre qualcuno chiamava i soccorsi. Tuttavia non c’è stato nulla da fare. Sammy ha avuto un malore e il suo cuore ha smesso di battere.
In queste ore sono in tantissimi a inviare l’ultimo saluto a Sammy Basso: “Caro Sammy sei stato ospite nel mio Sanremo del 2015 – ha scritto ad esempio Carlo Conti – e fu un incontro fantastico per me e per tutti gli italiani. Con la tua intelligenza, con la tua energia, con la tua simpatia e positività ci hai insegnato in pochi minuti cosa vuol dire superare le difficoltà, cosa vuol dire non arrendersi, cosa vuol dire raggiungere i propri obiettivi ma soprattutto cosa vuol dire vivere. Grazie”.