Chiara Petrolini, interviene Paolo Crepet

Il noto sociologo e psichiatra Paolo Crepet è intervenuto sul drammatico caso riguardante Chiara Petrolini, la 22enne di Traversetolo accusata di aver seppellito i suoi due figli neonati dopo il parto. Ecco quale è stata la sua cruda analisi. (Continua a leggere dopo la foto…)

Traversetolo
Chiara Petrolini

Bimbi sepolti a Parma, emerge un’ipotesi agghiacciante

Lo psichiatra e scrittore Paolo Crepet si è interessato ad un caso che negli ultimi giorni ha sconvolto l’Italia e, in particolare, la comunità di Traversetolo, nel Parmense, dove è accaduta la tragedia. Qui, nel giardino di un’insospettabile villetta familiare sono stati rinvenuti i resti di due bambini appena nati seppelliti poco dopo essere stati dati alla luce. Le indagini succedute all’agghiacciante ritrovamento hanno fatto emergere la presunta responsabilità della giovane studentessa, madre dei bambini, di nome Chiara Petrolini. (Continua a leggere dopo la foto…)

Lo psichiatra Paolo Crepet interviene sul caso di Chiara Petrolini

Paolo Crepet interviene sul caso di Chiara Petrolini

La ragazza avrebbe confessato facendo scoppiare una accesissimo dibattito volto a comprendere come un tale orrore sia stato possibile. I dubbi su come la Chiara sia riuscita ad agire senza che nessuno si accorgesse delle gravidanze, sono ancora tanti e c’è chi, come Paolo Crepet, immagina che qualcuno potesse esserne al corrente. In questo scenario, si ipotizza che alcune persone vicine alla madre dei bimbi stiano omertosamente omettendo testimonianze fondamentali. Ma vediamo nel dettaglio l’opinione di Paolo Crepet.

La riflessione di Paolo Crepet

Paolo Crepet ha offerto una riflessione sul caso dei bimbi sepolti a Traversetolo, riportata da “Il Messaggero”. Secondo lo psichiatra, i genitori di Chiara Petrolini potrebbero non essere stati a conoscenza della situazione, o forse fingevano di non saperlo ricordando che esistano due sole ipotesi: «Tertium non datur» (non c’è una terza possibilità). «Non lo sapevano o fanno finta di non saperlo» ha ricordato il dottore. Anche sul fidanzato di Chiara, Crepet resta in dubbio, chiedendosi se fosse a conoscenza della situazione o se stesse coprendo la ragazza. (Continua a leggere dopo la foto…)

Paolo Crepet

“Storie di solitudine”, l’analisi dello psichiatra

Crepet ha poi dato la sua chiave di lettura dell’intera vicenda, toccando a 360 gradi i temi della fragilità dei rapporti sociali, sullo stato di salute della famiglia e sulla necessità di una vera e propria «rivoluzione culturale». Secondo Crepet, i legami tra genitori e figli, così come quelli sociali in generale, sono sempre più deboli, caratterizzati da una mancanza di ascolto e comprensione reciproca, soprattutto nella fase dell’età adolescenziale.

«Penso che non si conoscessero – ha proseguito -. Di genitori che sanno poco o nulla dei loro figli è pieno il Paese. Una mamma o un papà spesso (al 90%) non sanno dov’è la figlia quindicenne alle 3:00 di notte. Oppure hanno una vaga idea, anche su chi frequenta, cosa vuole e ancora meno di cosa vuole fare nella vita. Queste domande non si fanno più. Il rapporto tra genitori e figli è morto» si legge nell’articolo de “Il Messaggero”.

Domande fondamentali su ciò che i figli vogliono fare o su chi siano non vengono più poste, e il rapporto tra genitori e figli sembra essersi indebolito nel tempo. Crepet ha colto l’occasione per fare riferimento al suo libro “Non siamo capaci di ascoltarli”, scritto 30 anni fa, quando la situazione era già critica. Eventi drammatici come il duplice omicidio di Novi Ligure o il delitto di Cogne, ha aggiunto, hanno segnato un peggioramento nell’indifferenza e nella mancanza di comunicazione all’interno delle famiglie che ha portato allo sfociare di tante storie di solitudine.