“Sono io, sono Armando”. Ritrovato dopo 73 anni di ricerche, era stato rapito quando ne aveva 6
Scomparso da 73 anni, ritrovato grazie all’esame del dna. Aveva solo 6 anni quando, in un giorno di primavera, venne rapito da quella che il fratello maggiore descrisse come ‘una donna con una bandana in testa”. Un giorno che ha segnato una svolta nella storia della famiglia che non ha mai smesso di credere che, da qualche parte del globo, potesse essere vivo.
Non si era arreso il fratello. Né la madre che la speranza non l’aveva abbandonata neppure in punto di morte nel 2005. Le sue ultime parole furono chiare: “Continuate a cercarlo, perché il mio cuore sente che è vivo”. E non hanno smesso di cercare. Non ha smesso di sperare.
California, Luis Armando Albino ritrovato dopo 73 anni
Fino a quando la nipote, per divertimento, non ha fatto durante la pandemia un test del dna che ha mostrato una corrispondenza del 22% con un uomo. Da lì sono partite ricerche fino all’inizio di quest’anno, quando durante una visita alla biblioteca pubblica di Oakland, la donna ha esaminato gli articoli del Tribune trovando una foto dei due fratelli, che l’hanno convinta di essere sulla strada giusta.
Grazie all’aiuto dell’Fbi e del dipartimento di Giustizia Alida Alequin, 63 anni, ha ottenuto che l’uomo si sottoponesse al test del dna per fugare ogni dubbio. La scienza ha decretato, senza ombra di dubbio, che il dna è compatibile con il profilo genetico di Luis Armando Albino, fratello di Roger, rapito in California 73 anni prima.
Luis, poi cresciuto con un altro nome, era stato attirato da una donna con la promessa di caramelle. Invece lo ha rapito, portandolo in aereo sulla East Cost Usa, dove è finito con una coppia che lo ha cresciuto come se fosse il loro figlio. Luis si è spostato, ha avuto figli, nipoti e ha fatto il servizio militare in Vietnam. E ora ha una nuova famiglia, e fatto in tempo a salutare il fratello Roger, morto lo scorso agosto con il sorriso sulle labbra.