Insulti, minacce, giornali. Non lo ferma nessuno. Dritto come un treno. L’annuncio di Salvini.
Qualcuno vorrebbe fermarlo. Ma nessuno riesce a fermarlo. Ci provano. Prima con la manovra, poi la stangata di Bruxelles, le elezioni europee in vista e come se non bastasse la polemica con il procuratore Armando Spataro.
Si può ben dire che giornate di Matteo Salvini sono molto intense e pesanti. E qualcuno addirittura ha vociferato dietro le quinte che il Ministro leghista starebbe per mollare. Macché.
Secondo quanto riferiscono fonti della Lega il ministro dell’Interno si sarebbe sfogato con i suoi: “La presa di posizione degli industriali e degli artigiani Matteo l’ha accusata. In pubblico tiene botta e risponde ma non è che sia contento”.
“Si sente un po’ accerchiato…”, dicono le stesse fonti al Corriere della Sera. E comincia ad accusare la stanchezza: “Un motore non può girare sempre a un milione di giri”.
Ecco che però compaiono le dichiarazioni del vicepremier che zittiscono i malpensanti. Su Twitter scrive: “Io non mollo, nessuno mi spaventa, minacce dei mafiosi, insulti, giornali”.
E nelle difficoltà in cui si trova in questo momento diventa fondamentale la partecipazione alla manifestazione di sabato in piazza del Popolo a Roma, per cui Salvini ha già un chiarissimo obiettivo: “Mi piacerebbe che ci fossero 100 mila persone”.
Il messaggio dell’evento rispetto all’inizio è cambiato. Ora lo slogan è “dalle parole ai fatti”, ergo è il governo che non urla più ma mantiene le sue promesse.
Messaggio forte e chiaro. Nessun passo indietro o getto di spugna. Salvini va avanti e non lo ferma più nessuno.