Prete trova 40mila € nella cassetta delle offerte
In questo mondo caratterizzato dall’egoismo, c’è chi, dotato di buon cuore, contribuisce a far del bene e lo fa senza firmarsi, senza ostentare la sua ricchezza, senza che la sua identità venga rivelata.
La cassetta delle offerte, in una casa, rappresenta un’opportunità, per i fedeli, di contribuire in un’opera di bene. C’è chi vi partecipa con pochi spiccioli e chi con somme più elevate.
Certo non si può immaginare la cassetta si trasformi in un tesoretto o, almeno, questo non lo si poteva immaginare fino a quando non è accaduto e la notizia, in men che non si dica, è divenuta virale.
Inutile dire che la reazione degli utenti che si sono imbattuti nella notizia è stata di stupore e di curiosità. Purtroppo la curiosità non è stata, ad oggi, domata.
Non si sa ancora nulla di chi possa aver compiuto un gesto che ha lasciato senza parole il parroco e la sacrestana di una chiesa italiana. Ma vediamo cosa è accaduto.
Nella chiesa di Sant’Agata, a Ornago, in provincia di Monza e Brianza, la sacrestana, guardando nella cassetta delle offerte, è rimasta sotto choc per alcuni secondi. Choc comprensibilissimo, dato il ritrovamento. La donna ha chiamato il parroco, dicendogli: ‘Don Arnaldo guardi’. Al suo interno c’era un assegno da 40 mila euro e un pezzo di carta.
Un bigliettino anonimo con su scritto: “Utilizzate questo denaro per il restauro della chiesa. E per i dipinti che sono all’interno”, che terminava con queste parole: “Ricordatemi nelle vostre preghiere. Grazie”. Don Arnaldo Mavero ha deciso di raccontare la scoperta ai microfoni di Fanpage.it, scervellandosi su chi sia questo donatore che è voluto restare anonimo, senza fornire nemmeno il nome o un’informazione di contatto.
Il parroco di Sant’Agata, Don Arnaldo, che è anche il responsabile della Comunità pastorale Santa Maria Maddalena, comprendente le parrocchie di Bellusco, Cavenago e Mezzago, dall’inizio del 2022 si è impegnato attivamente a raccogliere offerte che potessero servire a restaurare gli affreschi pittorici della sua chiesa, sbiaditi dal tempo. Ovviamente non poteva certo immaginarsi che qualcuno, di buon cuore, potesse elargire quella gran somma, quei 40 mila euro.
L’augurio del parroco è condensato nella sua divertente frase: “Sperèm, intanto andiamo avanti”. Come avviene in questi casi, la notizia si è diffusa in brevissimo tempo, approdando in rete, sulle principali testate, per la gioia di tutta la comunità che è molto legata alla chiesa e che, non solo con il denaro, partecipa , con fede e devozione, alla vita parrocchiale. Il sacerdote, infatti, ha sottolineato che ognuno contribuisce come meglio può, facendo catechismo, pulendo la chiesa, facendo volontariato nella Caritas o seguendo il bambini nelle attività ludiche.
C’è chi ha deciso di darsi da fare, elargendo tutta quella somma. Logico che la curiosità attorno al benefattore è tanta, ma se l’uomo ha voluto restare anonimo, è giusto non indagare ulteriormente, preservando la sua scelta. L’assegno, inserito in busta anonima, accompagnata da un messaggio, dove veniva espresso il desiderio di contribuire al restauro della chiesa e la richiesta di dedicare un ricordo durante la preghiera, è stato donato da una persona che ha a cuore le sorti della chiesa ed è questo quel che conta.