Gianni Guido, ecco dove vive e cosa fa oggi
Gianni Guido è noto ancora oggi come uno dei criminali più efferati della storia italiana. Fu responsabile, insieme ad Angelo Izzo e Andrea Ghira, del cosiddetto massacro del Circeo, avvenuto nell’autunno del 1975 quando furono violentate Donatella Colasanti, di anni 17 e Maria Rosaria Lopez, di anni 19.
Il processo terminò con la condanna all’ergastolo dei 3 imputati, ridotta in appello a 30 anni per Gianni Guido dopo la dichiarazione di pentimento ed un risarcimento alla famiglia Lopez di 100 milioni di lire. Nel corso degli anni successivi Guido fece parlare di sè per un’evasione ben riuscita dalla casa circondariale di San Gimignano, che gli costò un’altra condanna a 4 anni di reclusione.
Fuggì poi in Sud America, a Buenos Aires, dove sotto falso nome di Andrea Mariani iniziò a fare il commerciante di auto. Dopo poco tempo fu poi riconosciuto e preso dall’Interpool. Nell’aprile del 1985 riuscì però a fuggire dall’ospedale “Manuel Rocco” di Buenos Aires, dove era ricoverato, facendo nuovamente perdere le tracce di sè.
Dopo qualche anno fu intercettato a 30 km da Panama, a La Chorrera, dove si era rifatto una vita vivendo sotto falso nome e stava per avviare un allevamento di polli. Fu quindi poi estradato in Italia, dove trascorse 14 anni di reclusione a Rebibbia.
Sono in molti a chiedersi oggi che fine abbia fatto Gianni Guido, uno dei criminali più efferati della cronaca italiana. E’ tornato pienamente in libertà, oppure sta scontando ulteriori condanne? La nuova vita del mostro del Circeo sta suscitando molto scalpore: scopriamo tutti i dettagli
Non ha mai mostrato segni di pentimento Gianni Guido, uno dei colpevoli delle tremende violenze a due ragazze giovanissime e indifese. Solo Donatella Colasanti riuscirà a sopravvivere alle violenze, e per tutto il resto della sua vita patirà quel ricordo insopportabile, spirando poi nel 2005 per una neoplasia al seno. Si deve a lei il racconto di quei dettagli agghiaccianti di quelle 36 ore di sevizie all’interno della villa del Circeo, di proprietà di Ghira.
Nel 1975 Gianni Guido era un ragazzo appena 19enne e aspirava a diventare architetto. Come i suoi due amici, Angelo Izzo e Andrea Ghira, Gianni apparteneva alla cosiddetta “Roma bene” e viveva con i suoi genitori nel quartiere Trieste. Dei tre colpevoli, Guido è l’unico che è riuscito ad ottenere la libertà nel 2009.
Durante i 14 anni di detenzione a Rebibbia, Gianni Guido conseguì la laurea in Lingue e Letterature Straniere, per poi tornare in libertà l’11 aprile del 2008 usufruendo di uno sconto di pena di 8 anni per indulto.
Una circostanza che fu accolta con grandissimo rammarico da Letizia Lopez, la sorella di Rosaria, che ricordò come il colpevole non mostrò mai alcun segno di pentimento per quello che aveva fatto alla povera sorella.
Secondo alcune indiscrezioni, una volta tornato in libertà Gianni Guido fu affidato ai servizi social e iniziò a lavorare come traduttore di opere. Altre informazioni sulla sua vita attuale sono molto incerte, ma secondo alcuni l’uomo, oggi 67enne, vivrebbe ancora a Roma.