Un datore di lavoro chiede alla segretaria di fare…
Nell‘immaginario collettivo, ad incuriosire i lettori sono il proibito, il tradimento, l’alta infedeltà. In tanti sono coloro che rimangono allibiti dal rapporto intercorrente tra un datore di lavoro e la sua segretaria.
In tanti sono i film comici e le commedie in cui la segretaria era prosperosa, avvenente, sensuale, seducente… insomma, un’ambita preda per il suo capo che non sapeva resisterle.
Un po’come il mito della professoressa sexy, anche quello della segretaria maggiorata ha il suo perché e resiste allo scorrere del tempo, finendo come oggetto di barzellette.
Queste ultime, si sa, puntano a strappare un sorriso ai lettori e non c’è nulla di male, anzi, a lasciarsi andare ad una grossa risata che apporta benefici al corpo e alla mente.
Tra le tante barzellette che corrono sul web, ne ho trovata una davvero interessante che si apre a molteplici interpretazioni.
La cronaca spesso ci riporta casi di tradimenti colti in flagranza, tra datore e dipendente. Non ci stupiscono più di tanto, trattandosi di un fenomeno che esiste dagli albori e continuerà ad esistere sempre e comunque. C’è chi si concede senza problemi al suo capo, con la speranza di poter avere da lui delle promozioni lavorative. C’ è chi, per davvero, inizia a provare un’attrazione irrefrenabile, consumando rapporti intimi sopra la scrivania, dentro lo studio del direttore, in ogni possibile luogo per appartarsi e chi, dall’altro canto, non cede al fascino del superiore. Il mondo è bello perché vario, insomma e le barzellette hanno spesso un fondo di verità, proprio come quella che sto per raccontarvi.
Vi anticipo che si tratta di una richiesta sessualmente esplicita, rivolta da un capo alla sua segretaria, peraltro fidanzata. Un datore di lavoro convoca la segretaria e le chiede di fare sesso con lei: “Farò molto velocemente, neanche te ne accorgerai: Getterò 1000euro sul pavimento, tu ti chinerai per prenderli e quando ti risolleverai, io avrò finito”.
La segretaria rimane allibita per cui chiama il fidanzato e si confida.
Quello scoppia a ridere e le dice: “Fallo, ma chiedigli 2000 euro e,mi raccomando, arraffa velocemente i soldi in modo che lui non abbia il tempo di togliersi i pantaloni!”. Confortata dalle parole del suo compagno, la segretaria accetta. Trenta minuti dopo, il fidanzato la contatta telefonicamente, chiedendole: “Com’è andata, tesoro?”.
La ragazza con il fiatone, gli risponde: “Sono tutte monetine da 10 centesimi, ahhh ,mmmmmm,ohhh… Chiamami tra 2 ore …”. Logico che la barzelletta, ad un occhio attento, è chiarissima. La segretaria si è lasciata andare alla passione, tradendo il fidanzato accondiscendente alla raccolta delle monete, ma non certo ad essere cornificato. Eppure questa è la triste realtà che interessa molti ambienti di lavoro, non solo questo.
Tutto sta nella capacità della dipendente di far rimanere il rapporto confinato all’aspetto lavorativo, separando il campo sentimentale da quello professionale. Eppure non tutte ci riescono e questo ne è un esempio lampante! Non ci è dato sapere se il fidanzato sia stato così astuto da intuire il tradimento subito, né come abbia reagito. Colgo però l’occasione di chiedere alle donne che stanno leggendo: come vi sareste comportate al posto della segretaria?