Rai in lutto, addio alla penna storica del giornalismo e voce degli ultimi

Lutto nel mondo del giornalismo sardo. È scomparso all’età di 68 anni lo storico giornalista noto per i suoi numerosi servizi su temi complessi e delicati. Il suo obbiettivo era quello di dare voce agli ultimi con servizi dedicati a fare emergere le vite delle persone ai margini della nostra società. Lo ricordano con affetto gli amici, i colleghi e le tante persone che sono state toccate dal suo lavoro capillare sul territorio sardo. (Continua a leggere dopo la foto…)

Antonello Lai gironalista

Il giornalismo sardo perde una penna storica

Conosciuto con il soprannome di “Tziu Lai”, il noto giornalista cagliaritano, storico volto di tv locali, è scomparso all’età di 68 anni. Difficile sintetizzare il contributo del suo lavoro che lo ha fatto emergere quasi come un paladino degli ultimi. Da sempre impegnato in una battaglia contro la “malavita”, Tziu Lai si è sempre schierato con i più svantaggiati. (Continua a leggere dopo la foto…)

Antonello Lai, giornalista

Il premio Ilaria Alpi e il contributo di Lai

Iniziò la sua carriera giornalistica presso la testata regionale L’Unione Sarda, dove si occupava di servizi giornalistici principalmente di cronaca e gestiva “Idee Notte”, una rubrica dedicata agli eventi del venerdì sera in Sardegna. Al suo esordio in televisione, con Videolina, replicò lo stesso formato.

Come riportato in un redazionale del 1998, il suo obiettivo era quello di offrire un’informazione “di strada”, vicina ai cittadini, soprattutto a coloro che si trovavano in difficoltà. Con il suo programma su Tcs, “Zona Franca,” si è distinto per la sua dedizione a difendere persone ai margini, poveri, sfrattati e chi viveva in abitazioni fatiscenti. Nel 1995, il giornalista fu finalista al premio Ilaria Alpi, arrivando secondo con una storia su “Vincenzina,” prodotta per la Tgr Sardegna.

Stiamo parlando naturalmente del giornalista sardo Antonello Lai. Una decina di giorni fa il giornalista aveva avuto una complicazione al cuore ed era stato ricoverato all’ospedale cagliaritano Brotzu. Anche da lì, aveva continuato a lavorare, lanciando alcuni servizi con il suo nuovo format web “La zona” per raccontare la vita quotidiana in ospedale. Un ennesimo esempio di passione per il proprio lavoro che, purtroppo, ne sarà l’ultima testimonianza. Alla fine, Antonello Lai si è dovuto arrendere ad un arresto cardiaco nel momento in cui sembrava potersi riprendere. A 68 anni il giornalista ha perso la battaglia più importante, quella con la vita.

Di “Tziu Lai”, rimane il ricordo per il suo impegno nel giornalismo, ma non solo. Lai aveva anche una grande sensibilità e attenzione al mondo della musica e degli spettacoli. Ciò che più lo ha distinto nella sua vita e nella carriera, come ricordavamo, è però la sua solidarietà. Spesso aiutava chi aveva bisogno, donando e portando a casa generi alimentari e altri beni di prima necessità. In questi giorni, il suo collega della Zona, Chicco Lecca, aveva rivolto un invito via social ad amici e lettori: “Fate una preghiera per un uomo buono”.