Paura per il noto volto Rai, morso da un ragno violino in casa: le sue condizioni
È ancora allarme per i morsi del ragno violino in Italia. Arriva adesso la notizia di un nuovo caso di attacco da parte di questo animale, dopo quello che è costato la vita al carabiniere Franco Aiello, deceduto a 52 anni in Sicilia. Stavolta a subire le conseguenze temibili della puntura del ragno violino è stato un volto noto della TV. Per fortuna è corso subito in ospedale. I medici gli hanno aspirato il veleno, ma a distanza di qualche giorno il famoso della televisione ha ancora forti disturbi: dissenteria, vomito e svenimenti.
Paura per il giornalista Enrico Testa, capo redattore di Rai Sport, 53 anni. “Ero intento ad aprire uno scatolone quando ho sentito un pizzico nella parte alta della schiena e ho notato il ragno. Poi, su consiglio della mia compagna, ho allertato il 118”, ha raccontato Testa al Messaggero.
Paura per il noto volto Rai, morso da un ragno violino in casa: le sue condizioni
Il giornalista si trovava nella sua casa di campagna a Sacrofano, alle porte di Roma. Non ha capito subito quello che gli era successo: “Pensavo fosse colpa di una vespa”. La fitta è stata fortissima e la vittima si è recata immediatamente dalla guardia medica. Al giornalista Rai è stato aspirato il veleno, somministrato il cortisone e un antistaminico.
Adesso Enrico Testa come sta ? “Ora sto proseguendo le cure, ma ho ancora diversi sintomi: episodi di dissenteria e vomito, mentre ieri mattina sono nuovamente svenuto intorno a mezzogiorno. Il medico mi ha confermato che entro 48 ore il pericolo sarà scongiurato“.
Il quotidiano romano specifica che, come ribadito più volte dagli esperti e dalla Asl, in caso di puntura del ragno violino “è opportuno contattare il numero unico di emergenza e il centro antiveleni”. No alle opzioni “fai da te”.
Non ce l’ha fatta invece il carabiniere Franco Aiello. La sua morte ha scosso l’Italia intera. Sembrava, il suo, un banale arrossamento alla caviglia dopo il morso di un ragno mentre faceva giardinaggio a casa sua, a inizio luglio. Invece, col passare delle ore, la situazione è peggiorata fino al ricovero in ospedale e alla morte, sopraggiunta qualche giorno dopo”. La causa secondo i medici è da ricondurre proprio al morso del Loxosceles rufescens, comunemente conosciuto come ‘ragno violino”, riferiva Palermo Today.