5 regole per farsi ubbidire dai vostri figli senza urlare. La n° 2 è fondamentale
Non esiste un manuale del bravo genitore; nessuno ci insegna ad esserlo in quanto l’esperienza la si fa direttamente sul campo, alle prese con i nostri figli che, di certo, non sono facilissimi da gestire.
Anche il bimbo più docile del pianeta, ha quei cinque minuti che portano mamme e papà a vivere momenti di disperazione. Specie se sotto stress, messi a dura prova dalla frenetica vita quotidiana, non è facile mantenere il famoso self control.
Quando i pargoletti sono capricciosi, sbraitano, imperversano in pianti indomabili o si imputano su qualcosa che non possono avere, è una grossa prova di autocontrollo per i loro genitori.
In un gran numero di casi, l’irrazionalità prende il sopravvento e si è portati ad urlare. Ma è davvero questo l’approccio consigliato dagli esperti? Pur non essendoci un manuale del genitore perfetto, è altrettanto vero che oggi abbiamo a disposizione i consigli di chi studia il comportamento da poter adottare per raggiungere un compromesso genitori-figli.
Vediamo insieme le 5 regole per farsi ubbidire dai propri figli senza urlare, prestando attenzione, in particolare, alla numero 2.
Non è sempre facile mantenere la calma e non sbraitare per l’ennesima marachella dei nostri figli. Tuttavia, mantere un atteggiamento quanto più composto possibile è fondamentale per essere ascoltati, la scelta di mostrarsi troppo aggressivi spesso non porta ad alcun risultato. Anzi, talvolta l’unico effetto è quello di produrre proprio il risultato indesiderato.
Dare il buon esempio è una regola fondamentale per svolgere al meglio il compito del genitore, altrimenti non si riuscirà mai a fare in modo che i bambini seguano le proprie prescrizioni. In particolare, occorre rispettare queste 5 regole fondamentali per farsi ubbidire senza lasciarsi andare ad urla controproducenti: ecco quali sono.
Per farsi ubbidire e far comprendere ai propri figli l’importanza delle regole che prescriviamo, è importante innanzitutto utilizzare un modello comunicativo adeguato. Avere un linguaggio educativo, quello cioè che presuppone di essere autorevoli senza sbraitare ed accompagnare sempre il divieto ad un motivo logico, sarà fondamentale affinchè per esempio i bambini non siano attratti, crescendo, verso il proibito.
Un altro aspetto da non sottovalutare è la comunicazione non verbale, ma famosa regola numero due, ossia mettere totalmente da parte le urla e affidarsi invece ad un atteggiamento fermo e uno sguardo deciso, sono condizioni più che sufficienti per farsi rispettare, solo in questo modo i bambini capiranno che per avere ragione non occorrerà urlare di più ma semplicemente dialogare nel modo giusto.
Per educare al meglio i propri figli sarà fondamentale lavorare sul proprio autocontrollo e mettere da parte tutti i motivi di stress che possono portare a sfogare su di loro le proprie tensioni emotive. Infine, un’altra regola per educare correttamente i propri figli, soprattutto in ottica futura, è quello di incoraggiarli ad essere sempre più autonomi ed indipendenti; può essere sufficiente invitarli a vestirsi da soli, a preparare lo zaino senza il vostro aiuto, piccole attività che possono aiutarli molto.