30 giorni prima dell’infarto il corpo ci invia questi segnali, prendi nota e memorizzali

 

In un mondo pieno di malattie e condizioni, i ricercatori e gli scienziati sono costantemente alla ricerca di cure. Ma il modo più semplice per affrontare una malattia e una condizione è cercare di prevenirla prima che si verifichi. Certo, molte malattie e condizioni sono genetiche, quindi è quasi impossibile prevenirle. Ma alcune malattie come l’infarto si possono prevenire. I segnali che dimostrano un attacco di cuore imminente sono costantemente presenti e se non si riconoscono, aumentano le probabilità di infarto.

Tantissime persone soffrono di problemi al cuore, ci sono segnali che sono correlati all’infarto a cui bisogna prestare molta attenzione. È nostro compito riconoscerli e non ignorarli perché potremmo salvare le nostre vite. Ecco i principali segni che indicano l’infarto e che si verificano un mese prima:

Sudore freddo e vertigini: quando il tuo corpo ha una cattiva circolazione del sangue, il tuo cervello non riceverà il corretto flusso sanguigno necessario per funzionare correttamente. Questo è un segno che potresti essere in pericolo, quindi consulta un medico se il sudore freddo e le vertigini non diminuiscono.

Pressione del torace: questo è uno dei segnali di attacco cardiaco più evidenti. Si chiama angina. Questa è una condizione che si presenta quando il tuo cuore non riceve abbastanza sangue ricco di ossigeno. Molte persone ignorano questo sintomo perché pensano che sia solo indigestione. Ma se la pressione è costante ed è un chiaro segno di infarto.

Sensazione di debolezza: se inizi a sudare e ti senti debole, o inizi a provare nausea e dolore alla mascella, potresti essere in pericolo di un possibile infarto. Questi sintomi si verificano perché le arterie iniziano a restringersi.

Quando le tue arterie si restringono, non c’è più il corretto flusso di sangue in tutto il corpo.

Sintomi simili a quelli influenzali: un mese prima di un infarto si possono avvertire sintomi simili a quelli dell’influenza. Questi sintomi includono febbre, stanchezza e dolore al petto e possono durare dai 2 ai 10 giorni. A seconda della tua età, se sei un individuo anziano e non riesci ad alleviare questi sintomi, corri subito dal medico. Ovviamente non è detto che questi sintomi siano collegati all’infarto dal momento che possono presentarsi in caso di influenza, ma se le condizioni non migliorano è bene farsi controllare dal medico.

Fatica cronica: se ti senti costantemente stanco e pigro senza motivi apparenti, potrebbe esserci una perdita di flusso del sangue al cuore. Questo di solito si verifica quando nelle arterie si accumulano le placche che permettono di far circolare il sangue.

Mancanza di respiro: un altro organo che soffre di perdita di flusso sanguigno è il polmone. Se i tuoi polmoni non ricevono abbastanza sangue, non sarai in grado di respirare abbastanza aria. Se non respiri abbastanza aria, il tuo cervello non sarà in grado di ricevere abbastanza ossigeno.

Insonnia: se hai problemi ad andare a dormire, questo può portare ad un attacco di cuore. La maggior parte delle persone che soffrono di insonnia soffre anche di ansia e depressione. L’ansia può aumentare la pressione sanguigna che può portare ad un attacco di cuore. La ricerca ha dimostrato che la depressione e gli attacchi cardiaci sono collegati, quindi cercare di capire cosa ti rende triste potrebbe salvarti la vita.

Dolore allo stomaco: se si inizia ad avvertire dolori addominali come nausea e gonfiore, potrebbe essere un sintomo precoce di infarto. Potrebbe non essere nulla di grave ma meglio farsi controllare dal medico.